Salve a tutti piccoli grandi lettori la recensione di oggi è:
“I Cinque Malfatti” di Beatrice Alemagna Edizione: topipittori
TRAMA
“Erano cinque. Così malfatti.” Questa è la storia di cinque strani personaggi Malfatti, “Il primo era bucato. Quattro grossi buchi in mezzo alla pancia”, poi c’è il secondo che sembra una lettera tutta piegata e un altro che sta sempre a testa in giù, quello che invece è sempre stanco, addormentato, e il quinto che è tutto sbagliato dalla testa ai piedi, “un ammasso di stranezze”. Vivono in una casa che è più strana è malfatta di loro. “Un giorno, da non si sa dove, arrivò un tipo straordinario.” Perfetto in tutto, arriva e comincia a criticare i cinque malfatti dicendo loro che non servono a niente. I cinque amici ci pensano un po’, e poi con stupore di tutti, trovano un lato perfetto in ognuno di loro, lasciando il tipo PERFETTO senza parole “come un vero, PERFETTO stupido.”
RECENSIONE
Questo è d’un racconto un po’ strano, dove cinque strani malfatti vivono sereni nella loro imperfezione senza grosse pretese, finché non arriva il PERFETTO, che dice loro di essere inutili e imperfetti, e gli dice di essere delle nullità che non servono a niente. Il tema principale è l’autostima e la fiducia in sé stessi. Tutti abbiamo dei piccoli o grandi difetti che ci caratterizzano nel fisico e nei modi fare, basta saperli accettare e trovare il lato positivo di ognuna di esse, e non permettere ad un tipo “PERFETTO” di poterle giudicare o provare a cambiarle, perché senza i difetti non saremmo più noi stessi e quindi imprigionati in qualcuno che non siamo solo per piacere agli altri.